COMUNICAZIONI OGGETTIVE: AI PRIMI POSTI NEL 1° SEMESTRE 2021 LOMBARDIA, VENETO E LAZIO

La Relazione della Commissione Europea sulla valutazione sovranazionale dei rischi e l’Analisi nazionale dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo condotta dal Comitato di Sicurezza Finanziaria, nonché gli approfondimenti svolti dalla Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF), individuano le operazioni in contante come ad alto rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, in quanto caratterizzate dall’assenza di tracciabilità e da anonimato degli scambi.

L’articolo 47 del d.lgs. n. 231/2007, come modificato dal d.lgs. n. 90/2017, prevede l’obbligo di trasmettere alla UIF, con cadenza periodica, dati e informazioni individuati in base a criteri oggettivi, concernenti operazioni a rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, ed attribuisce alla UIF, sentito il Comitato di Sicurezza Finanziaria, il compito di definire il contenuto delle comunicazioni e le modalità di trasmissione.

I dati e le informazioni oggetto di tali rilevazioni sono utilizzati dalla UIF per arricchire l’approfondimento delle segnalazioni sospette e per avviare analisi specifiche su flussi finanziari potenzialmente anomali.

Il Provvedimento UIF che disciplina le comunicazioni oggettive è stato emanato in data 28 marzo 2019 e reca “Istruzioni in materia di comunicazioni oggettive”.

Le comunicazioni oggettive devono essere inviate, con cadenza mensile, da banche, Poste italiane, istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica (incluse le succursali e i punti di contatto comunitari) e riguardano le operazioni in contante pari o superiori a una certa soglia.

Le comunicazioni devono contenere i dati relativi alle operazioni in contante di importo pari o superiore a 10.000 euro eseguite nel corso del mese solare a valere su rapporti ovvero mediante operazioni occasionali. L’obbligo sussiste anche quando le operazioni in contante siano realizzate attraverso più operazioni singolarmente pari o superiori a 1.000 euro. Infatti, ai fini della rilevazione, le operazioni dovranno essere individuate considerando tutte le movimentazioni di denaro effettuate dal medesimo soggetto, in qualità di cliente o di esecutore.

Per la prima volta, la UIF dedica una sezione ai dati relativi alle comunicazioni oggettive sulle operazioni in contanti, ricevute ai sensi del Provvedimento dell’Unità del 28 marzo 2019, all’interno del rapporto relativo al primo semestre del 2021.

Dal documento emerge che, nel 1°semestre 2021, le comunicazioni oggettive in Italia hanno riguardano 19,8 milioni di operazioni, per complessivi 100,5 miliardi di euro, facendo registrare un aumento del 4,0% rispetto allo stesso periodo del 2020.

A livello territoriale, i maggiori importi in termini assoluti si rilevano in Lombardia, Veneto e Lazio.

Come rilevato dalla UIF, le province di Verona, Ascoli Piceno e Cuneo, invece, si collocano ai primi posti per volumi di contante in rapporto alla popolazione.

A livello settoriale, si evidenzia che circa il 64% delle persone giuridiche e delle ditte individuali a cui sono riferibili a vario titolo le operazioni sono attive nei settori economici del commercio, della ristorazione, e del commercio all’ingrosso (escluso autoveicoli e motocicli).

Il tema delle comunicazioni oggettive, nonché le rilevazioni raccolte dalla UIF e relative al primo semestre 2021, saranno oggetto di studio e analisi nel corso del Convegno di formazione e aggiornamento professionale “AML & FINTECH” del 1 e 2 dicembre 2021.

Per maggiori informazioni scarica la brochure al seguente link https://www.imelitalia.it/media/2021/11/Brochure-Convegno-1-2Dic-2.pdf o scrivi a info@imelitalia.it